Sommario
Quando si lavora con Giava la generazione di programmi può presto metterci nella situazione che dobbiamo scrivere molte righe di codice per raggiungere i nostri obiettivi e sebbene questo non sia un male, lo è se la maggior parte di questo codice è ridondante.Per evitare questo dobbiamo fare programmi modulari, con cui eviteremo di dover riscrivere le stesse routine più e più volte, qui entra anche il sovraccarico del metodoConsiste nel creare metodi con lo stesso nome ma che ricevono parametri diversi, in modo da poter eseguire operazioni in vari scenari senza dover creare nomi diversi per i metodi.
Modularizzazione di un programma
Questo concetto, come abbiamo detto all'inizio del tutorial, corrisponde a creare routine riutilizzabili All'interno del nostro programma, con questo possiamo soddisfare una delle premesse della programmazione orientata agli oggetti, che è la riutilizzabilità del codice.
Come si ottiene?Raggiungiamo questa modularità attraverso la costruzione di metodi il più generici possibile in modo che possiamo usarli in diverse istanze del nostro programma e persino usarli in altri programmi, riducendo così il numero di righe di codice che dobbiamo scrivere.
Raggiungendo questo possiamo ridurre tempi di sviluppo, migliorare produttività e manutenzione diventa più semplice, ad esempio se troviamo un errore nel nostro programma ed è all'interno di un metodo durante la correzione, questa correzione si applicherà a tutte le parti in cui viene chiamato il metodo.
Sovraccarico del metodo
Il sovraccarico del metodo ci permette di creare più metodi con lo stesso nome ma che possono ricevere parametri diversi, quindi se abbiamo più casi, Giava deciderà in base ai parametri che i metodi riceveranno quali invocare.
Questo è davvero utile quando, ad esempio, abbiamo un metodo che prevede valori int, ma possono anche essere valori doppi o anche dal numero di parametri.
Nell'esempio seguente creeremo un programma in cui calcoleremo il valore più alto tra i numeri dati, questi possono essere int o double e cambieremo anche il numero di parametri che vengono ricevuti. Vediamo il codice:
public class Overload {/ ** Metodo principale * / public static void main (String [] args) {// Invochiamo il metodo max con i parametri int System.out.println ("Il massimo tra 3 e 4 è:" + max ( 3. 4)); // Invochiamo il metodo max con i parametri double System.out.println ("Il massimo tra 3.0 e 5.4 è:" + max (3.0, 5.4)); // Invochiamo il metodo max con 3 parametri int System.out.println ("Il massimo tra 3.0, 5.4 e 10.14 è:" + max (3.0, 5.4, 10.14)); } public static int max (int num1, int num2) {if (num1> num2) return num1; altrimenti restituisce num2; } public static double max (double num1, double num2) {if (num1> num2) return num1; altrimenti restituisce num2; } public static double max (double num1, double num2, double num3) {return max (max (num1, num2), num3); }
Vediamo che nella sezione in cui definiamo i metodi sia quello che riceve valori int come colui che riceve valori doppi sono identici tranne per la definizione dei parametri che ricevono e la parte migliore è nel metodo che riceve i 3 parametri, poiché qui noi riutilizziamo il nostro codice e chiamiamo il metodo massimo ma raggruppiamo all'interno di un'altra chiamata per max i primi due valori e il terzo separatamente, con questo riutilizziamo il nostro codice.
Per finire il tutorial, vediamo il risultato che il codice precedente dovrebbe darci tramite la console:
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