Quando si lavora con ambienti Linux, sia come amministratori che come utenti, è comune gestire vari parametri del sistema con cui svolgiamo varie attività.
Uno dei termini più comuni nelle distribuzioni Linux è Systemd, ricorda che Systemd, (System Daemon) è un demone di sistema che gestisce vari parametri all'interno della distribuzione. Systemd è un sostituto del noto init che si occupava dell'amministrazione del sistema operativo.
Con Systemd possiamo controllare l'avvio e i servizi di sistema, identificare diversi tipi di risorse di sistema, come servizi, dispositivi, memoria di scambio, montaggio automatico, destinazioni, percorsi, socket e molti altri. Systemd funziona insieme a systemctl, che è un componente che consente di controllare il comportamento e le unità del sistema in attività come l'avvio, l'arresto, il riavvio, la visualizzazione dello stato, ecc., tramite la riga di comando.
Solvetic in questa occasione analizzerà un modo pratico e semplice per amministrare Systemd in Linux, in questo esempio Ubuntu 17 Server, con un utile strumento chiamato chkservice e avere così più opzioni di gestione e controllo.
Cos'è ChkserviceChkservice è uno strumento da riga di comando basato su ncurses e come tale è semplice da usare e implementare per gestire le unità systemd su una macchina Linux.
Con chkservice possiamo elencare le unità in ordine alfabetico in base alle loro categorie (servizi, obiettivi, automount ecc.), visualizzandone lo stato e la descrizione, e ci permette, utilizzando i privilegi di superutente, di avviare, fermare, abilitare e disabilitare le unità.
1. Come installare chkservice su Debian Linux
Ora vedremo come installare chkservice su alcune delle distro Linux più utilizzate in modo semplice e sicuro.
In caso di utilizzo di Debian e dei suoi derivati, dobbiamo prima eseguire il repository PPA con la seguente riga:
sudo add-apt-repository ppa: linuxenko / chkservice
Successivamente aggiorniamo i pacchetti del repository eseguendo:
sudo apt updateInfine installiamo chkservice eseguendo la seguente riga:
sudo apt install chkservice
2. Come installare chkservice su Fedora, Arch e altre distribuzioni Linux
Nel caso in cui usiamo Fedora dobbiamo eseguire le seguenti righe:
dnf copr abilita srakitnican / default dnf install chkservice
Negli ambienti Arch Linux sarà necessario eseguire quanto segue:
git clone https://aur.archlinux.org/chkservice.git cd chkservice makepkg -si
Nelle altre distribuzioni Linux eseguendo le seguenti righe:
git clone https://github.com/linuxenko/chkservice.git mkdir build cd build cmake… / make
3. Come usare chkservice su Linux
Una volta installato chkservice, possiamo avviarlo con i privilegi di root utilizzando il comando sudo come segue:
sudo chkserviceIl risultato sarà il seguente:
Possiamo vedere quattro colonne così distribuite:
- Nella prima viene visualizzato lo stato attivato/disattivato/mascherato
- Il secondo mostra lo stato di avvio/arresto
- Nella terza verranno visualizzati il nome e il tipo di unità.
- Nell'ultima colonna abbiamo la descrizione dell'unità.
4. Informazioni sullo stato dell'unità di Chkservice Linux
Possiamo vedere che abbiamo le seguenti opzioni:
Mostra che un'unità è abilitata
[X]
Mostra che un'unità è disabilitata
[]
Indica che un'unità è statica
[S]
Mostra che un'unità è mascherata
-m-
Indica che l'unità è stata arrestata
=
Mostra che l'unità sta funzionando
>
5. Tasti di navigazione di Chkservice Linux
Per navigare tra le varie funzioni abbiamo le seguenti possibilità:
Sposta il cursore in alto
Carica / k
Sposta il cursore in basso
Giù / j
Sposta la pagina su
PgUp / b
Sposta la pagina in basso
PagGiù / f
6. Tasti azione in chkservice su Linux
Con chkservice abbiamo le seguenti opzioni:
Aggiorna o ricarica le informazioni
R
Serve per attivare o disattivare un'unità
Barra spaziatrice
Ci permette di avviare o fermare un'unità
S
Abbiamo lasciato chkservice
che cosa
Per visualizzare la pagina di aiuto
? Maiusc + /
In questo modo chkservice diventa un alleato per la gestione di systemd in ambienti Linux e per avere un controllo molto più preciso sulle unità e sui componenti che systemd ci permette di gestire.